Il ministro dell’Interno: “C’è solo un lieve aumento degli sbarchi e l’Austria non rischia arrivi in massa. Il Migration compact è la strada giusta, anche senza eurobond”
Lussemburgo – 21 arile 2016 – “Noi non abbiamo evidenze di una crescita enorme dei flussi di migranti sulla rotta del Mediterraneo centrale, abbiamo solo un lieve aumento rispetto all’anno scorso, e contemporaneamente non c’e’ evidenza di un aumento della pressione sulla rotta adriatica”.
Il ministro dell’Interno Angelino Alfano, a margine del Consiglio Affari interni dell’Ue in corso oggi a Lussemburgo, torna a frenare gli allarmi su un boom di sbarchi in Italia.
“Questo – aggiunge però Alfano – non ci fa restare rilassati: siamo sempre lì a controllare se ci sono indizi di un avvio di quella rotta, sempre al lavoro e in contatto costante con l’Albania e con la Grecia, e in un rapporto pressoché quotidiano con il commissario Ue all’ immigrazione Avramopolous. Dunque tutto è sotto controllo, e speriamo che il rafforzamento e la stabilizzazione del governo libico possa darci una mano anche sulla rotta del Mediterraneo centrale”.
Il governo italiano sembra al momento più preoccupato per la chiusura del Brennero minacciata dall’Austria per fermare migranti e profughi in arrivo del nostro Paese.
“Abbiamo ragione noi, non ci sono dubbi” dice il ministro dell’Interno. “Abbiamo dei dati che certificano che non esiste il problema“, perché “non c’è rischio di attraversamenti di massa della frontiera”. “Con tutto il rispetto per la campagna elettorale in cui e’ attualmente impegnata, occorre che l’Austria prenda atto che questo rischio non c’è. D’altra parte la Commissione europea ha gia’ dato ragione all’Italia, e lo ha fatto in termini molto chiari”.
Alfano parla anche della lettera di Juncker a Renzi nella quale si loda il Migration Compact. “È la prova che siamo sulla strada giusta, perché noi affrontiamo sia il tema dell’Africa, di come non far partire i migranti, che quello della gestione dei rifugiati. Credo che sara’ un successo italiano, che si consolidera’ al prossimo vertice Ue dei capi di Stato e di governo” il 28 giugno.
E gli eurobond bocciati dalla Germania e ignorati da Juncker? “Il tema è stato sopravvalutato: è una nostra proposta per trovare i soldi per finanziare il piano; se li troviamo nel bilancio Ue o se c’e’ una proposta diversa suggerita da qualcun altro, a noi fa bene lo stesso. L’importante è che si trovino i soldi“.