L’ex ministro dell’Interno lascia a Minniti la patata bollente dell’immigrazione. Ieri salvate oltre mille persone nel Mediterraneo
Roma – 13 dicembre 2016 – “Il mio passaggio dal ministero degli Interni a quello degli Esteri nasce dal ragionamento che fosse arrivato il momento che il principale partito italiano, il Partito Democratico, si assumesse la responsabilità del tema dell’accoglienza, dell’immigrazione”.
Lo ha detto ieri sera Angelino Alfano dopo il giuramento del nuovo governo al Quirinale. L’ormai ex ministro dell’interno, scelto da Gentiloni per guidare la diplomazia italiana, sembra così confermare i retroscena degli scorsi giorni, che lo vedevano desideroso di sbarazzarsi della patata bollente dell’emergenza profughi, che ora passa a Marco Minniti.
Un tema che ha fatto diventare Alfano una sorta di parafulmine. Non a caso Matteo Salvini non si è fatto sfuggire l’occasione per un’ultima frecciata. “Non è un governo, e’ un’ammucchiata di poltronari” ha scritto ieri il leader del Lega Nord. “Non ho parole. Alfano, dopo aver riempito l’Italia di immigrati, è promosso a Ministro degli Esteri: ve li vedete lui e Gentiloni a trattare con Trump e Putin?”
Anche alla Farnesina, però, Alfano dovrà occuparsi di immigrazione e gestire da ministro degli Esteri la partita con l’Ue per una suddivisione più equa degli oneri dell’accoglienza. Lo stesso Gentiloni ieri sera, dopo aver annunciato al Quirinale la lista dei ministri, ha ricordato che in Europa il suo governo rappresenterà un’Italia “che si batte per politiche migratorie comuni”.
Intanto, i viaggi della speranza continuano. Sono in totale 1134 i migranti salvati ieri nel Mediterraneo centrale, nel corso di nove diverse operazioni di soccorso, coordinate dalla Centrale operativa della guardia costiera a Roma. Si trovavano a bordo di otto gommoni e un barchino, soccorsi dalla nave Diciotti della guardia costiera, dalle navi Aviere e Cigala Fulgosi della Marina militare, inserite nel dispositivo Mare Sicuro e dalla nave britannica Echo, inserita nel dispositivo EunavforMed.