Roma – 7 novembre 2011 – Mentre si piangono i morti degli alluvioni, nella Lega Nord c’è chi sembra ringraziare la pioggia per aver costretto dei rom ad abbandonare una baraccopoli a Torino.
“Ora che la pioggia è riuscita nell’impresa in cui aveva fallito il sindaco Piero Fassino, ossia lo sgombero del campo nomadi abusivo sul Lungo Stura Lazio, mi auguro che il comune provvederà all’identificazione di tutti gli irregolari che vivevano in quel campo” dice il deputato Davide Cavallotto. “Se questo non dovesse accadere e i nomadi dovessero rioccupare abusivamente quell’area, la responsabilità sarà solo del sindaco. I torinesi vogliono meno salotti radical chic e meno zingari irregolari”.
Immediate le critiche dell’opposizione. Secondo il senatore del Partito Democratico Roberto Della Seta, queste parole “dimostrano che i nubifragi spazzano via tutto tranne che la stupidità di razzisti e imbecilli vari. Chi come Cavallotto non e’ capace di provare solidarietà e pietà verso esseri umani costretti a vivere in condizioni di grande disagio e ulteriormente provati dal maltempo, e’ semplicemente un pover’uomo”.
“Soltanto cinismo e razzismo possono aver ispirato le parole del deputato leghista che invoca l’effetto anti-Rom della pioggia torrenziale che ha seminato morte e distruzione in tutt’Italia” commenta Rosa Villecco Calipari, vicepresidente dei deputati Pd. “Leggere la nota Cavallotto – aggiunge – ci riempie di rabbia. Qualcuno dei suoi può intervenire?”.
Condanna anche dall’Italia dei Valori. “Sono parola inqualificabili e gravissime. Speculare sulle tragedie per portare avanti la solita solfa razzista, supera davvero ogni limite di decenza” dice il vice capogruppo alla Camera Antonio Borghesi, secondo il quale “se esistesse il reato di oltraggio al buon senso e non rispetto delle disgrazie, il deputato leghista sarebbe da condannare immediatamente”.