Il ministero dell’Istruzione vara le nuove regole. Gelmini: "Così evitiamo le classi ghetto" Roma – 8 gennaio 2010 – Il tetto per gli alunni stranieri nelle classi italiane sarà in vigore già a partire dal prossimo anno scolastico. Lo confermano le ”indicazioni e raccomandazioni per l’integrazione degli alunni con cittadinanza non italiana” inviate a tutte le scuole dal ministero dell’Istruzione.
Il ministero ha stabilito che “il limite del 30% entrerà in vigore dall’anno scolastico 2010-2011 in modo graduale. Verrà infatti introdotto a partire dalle classi prime sia della scuola primaria, sia della scuola secondaria di I e II grado”.
Il tetto sarà comunque flessibile, e potrà essere alzato o abbassato dai dirigenti scolastici proporzionalmente al grado di conoscenza della lingua Italiana riscontrato tra gli alunni stranieri. Questi seguiranno inoltre delle lezioni integrative di italiano, o durante le ore dedicate allo studio di una seconda lingua comunitaria o attraversi corsi ad hoc attivati dalle scuole.
“La presenza di stranieri nella scuola italiana, spesso concentrati in alcune classi, non è certo un problema di razzismo ma un problema soprattutto didattico. Lo sanno le molte mamme che vedono la classe dei loro figli procedere a due velocità di crescita formativa, con alcuni studenti che rimangono indietro ed altri che riescono ad andare avanti meglio” ha detto il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini.
“Stabilire un tetto del 30% di alunni stranieri per classe – ha aggiunto Gelmini – è un modo secondo me utile per favorire l’integrazione, perché grazie a questo limite si evita la formazione di “classi ghetto” con soli alunni stranieri. Gli alunni non italiani hanno bisogno di stare con quelli italiani per potersi integrare al meglio”.