"Chi non sa l’italiano blocca tutta la classe". "Evitare il buonismo" Cortina d’Ampezzo (Belluno) – 25 agosto 2008 – "Un immigrato che non conosce l’italiano blocca lo studio di tutti. Stiamo pensando a dei corsi intensivi di italiano per chi arriva da altri Paesi. Quando non si conosce la lingua non ci può essere integrazione".
Così il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini, intervenuta sabato sera a un dibattito della manifestazione CortinaIncontra. "La scuola – ha spiegato il ministro – dev’essere materia di integrazione ma dev’esserlo senza transigere dal suo ruolo e senza esagerare nel buonismo".
Secondo Gelmini "Il buonismo più che altro crea danni. L’insegnante non deve ricevere minacce dai dirigenti scolastici a non bocciare. Queste forme di buonismo sono una comodità per gli adulti e un danno enorme per i ragazzi".
"L’insegnante non è un amico dell’alunno – ha concluso il ministro – e le famiglie non devono fare le sindacaliste dei ragazzi. Ci dev’essere corresponsabilità nella funzione educativa, la famiglia deve stare dalla parte dell’insegnante. Altrimenti è un elemento di danno".