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Alunni stranieri. Un piano nazionale e docenti per l’italiano come seconda lingua

Il ministro dell’Istruzione: “Lo sta predisponendo il governo, istituiremo una nuova classe di concorso per gli insegnanti”. "Prof e risorse alle scuole che lo chiederanno"

Roma – 27 marzo 2015 –  Agli 800 mila alunni di origine straniera che siedono tra i banchi delle nostre scuole è dedicata una (piccola) parte della riforma della varata dal governo.

Il disegno di legge sulla Buona Scuola prevede infatti che ogni scuola definisca  il fabbisogno di docenti per il raggiungimento di una lunga serie di obiettivi. Tra questi ci sono anche: “alfabetizzazione e perfezionamento della lingua italiana per gli alunni stranieri”.

Ma chi terrà quei corsi? Auspicabilmente, docenti specializzati nell’insegnamento dell’italiano come seconda lingua (italiano L2). Oggi sono come fantasmi: non esiste una classe di concorso né una certificazione univoca, nelle scuole pubbliche vengono scavalcati da docenti che non hanno le loro competenze e per lo più quindi lavorano nel privato o nel terzo settore.

Le cose, però, stanno per cambiare. Il Governo sta infatti “predisponendo un piano nazionale, a carattere pluriennale, per l'insegnamento e l'apprendimento dell'italiano come lingua seconda", ha annunciato due giorni fa il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, nel corso di un’audizione davanti al Comitato parlamentare Schengen, Europol e Immigrazione.

"Il piano – ha  spiegato il ministro- andrà declinato con gli enti locali e le associazioni. E a ciò si correla l'istituzione di una classe di concorso specifica per l'insegnamento dell'italiano come lingua seconda. Inoltre  abbiamo previsto la valorizzazione dei centri provinciali per istruzione degli adulti", dove già si tengono corsi di italiano L2 per gli immigrati.

Intanto, parlando di la Buona Scuola, Giannini ha confermato che “le scuole dovranno prevedere specifiche misure per l'alfabetizzazione degli alunni stranieri, anche attraverso l'attivazione di corsi opzionali di lingua e laboratori linguistici in rete". Con quali mezzi?: "Sulla base delle singole proposte che arriveranno dalle scuole, il ministero metterà a disposizione le risorse umane e gli strumenti necessari".

 

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