Roma, 22 lug 2014 – Da Lampedusa, dove sta svolgendo il suo quarto campo sui diritti umani, Amnesty International ha espresso ieri grave preoccupazione per l'alto numero di persone che hanno perso la vita in mare negli ultimi giorni. Sebbene il totale rimanga ancora incerto, si ritiene siano centinaia le persone annegate nel mar Mediterraneo, tra la Libia e l'Italia.
''L'Europa ha perso qualcosa di profondamente prezioso: la sua capacita' di dimostrare umanita'. Mentre interi gruppi familiari provenienti dalla Siria e molti altri rifugiati originari da paesi come Eritrea e Somalia annegano perche' non hanno alternative, il silenzio dell'Europa e' assordante'', ha dichiarato da Lampedusa Carmen Dupont, coordinatrice di ''Sos Europa'', la campagna europea su migranti e rifugiati di Amnesty International.
Negli ultimi mesi, Amnesty International ha ripetutamente chiesto ai governi dell'Unione europea di rafforzare le attivita' di ricerca e soccorso nel mar Mediterraneo. Mentre lo sforzo intrapreso dall'Italia con l'operazione ''Mare nostrum'' va apprezzato, e' chiaro che rafforzare le attivita' di ricerca e soccorso in mare puo' essere fatto efficacemente solo attraverso un'azione congiunta cui tutti gli stati membri dell'Ue devono contribuire.