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Amnesty: “Ok alla proposta di abrograre il reato di immigrazione clandestina”

Apprezzamento per l'annuncio dato dal ministro della Giustizia Paola Severino

ROMA, 26 aprile 2013 –  Amnesty International Italia esprime apprezzamento per la proposta di abrogazione del cosiddetto reato d'immigrazione clandestina, annunciata dal ministro della Giustizia Paola Severino e avanzata da una commissione ministeriale di studio sulla depenalizzazione dei reati minori.

Sin dalla sua adozione con il "pacchetto sicurezza" del 2009, spiega l'organizzazione umanitaria in una nota, Amnesty ha ritenuto che il reato di "ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato" fosse incompatibile con gli obblighi internazionali dell'Italia in materia di diritti umani. Una ricerca svolta da Amnesty International, le cui conclusioni sono state pubblicate nel dicembre 2012, ha dimostrato che la criminalizzazione dell'immigrazione irregolare crea ostacoli all'accesso alla giustizia da parte degli immigrati irregolari, anche in caso di violazioni dei diritti umani.

Poichè "l'ingresso e soggiorno illegale" e' un reato, una situazione migratoria irregolare – sottolinea Amnesty – innesca automaticamente l'obbligo di ogni pubblico ufficiale di denunciare alle autorita' giudiziarie o di polizia ogni reato di cui ha avuto notizia. I migranti irregolari che vogliano denunciare abusi rischiano di essere denunciati a loro volta, accusati del reato di 'ingresso e soggiorno illegale' o addirittura detenuti ed espulsi. Di conseguenza, molti migranti irregolari hanno paura di contattare le autorita' ed evitano di iniziare procedimenti giudiziari, anche quando ne avrebbero diritto.

Amnesty Italia ha incluso l'abolizione del cosiddetto reato d'immigrazione clandestina nella sua Agenda in 10 punti per i diritti umani in Italia, sottoposta nel gennaio 2013 ai leader candidati alla guida del governo e a tutti i candidati al parlamento, 106 dei quali (su un totale di 117 eletti) si sono detti favorevoli al punto contenente tale richiesta.

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