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Anche gli immigrati nell’esercito tedesco

Abolita la leva, la Bundeswehr è a corto di manodopera. Ed è pronta ad aprire ai soldati stranieri

Roma – 15 febbraio 2011 – L’esercito è tra quelle istituzioni che nell’immaginario collettivo più si identificano con l’idea di Patria? A Berlino stanno pensando di arruolare soldati stranieri.

A marzo in Germania verrà abolita la leva obbligatoria, e ai piani alti della Bundeswehr, l’esercito federale, temono di non trovare abbastanza tedeschi disposti a diventare militari di carriera. Così il ministro della Difesa, Karl-Theodor zu Guttenberg, sta carezzando l’idea di ricorrere agli immigrati (soprattutto cittadini dell’Ue),  così come già succede in tanti altri settori in carenza di manodopera.

La notizia era stata pubblicata come un’indiscrezione dal settimanale Focus, ma ieri è stata confermata dal portavoce del ministero della difesa, Steffen Moritz. Secondo Moritz, comunque, non ci sarà un’apertura generalizzata a tutti gli stranieri e non è stata presa ancora una decisione definitiva. Si tratta insomma di definire i criteri del reclutamento.

In Italia, l’accesso alle Forze armate è riservato a chi ha la cittadinanza. Negli ultimi anni però le nostre stanno diventando più multietniche, soprattutto grazie a tante seconde generazioni che, una volta diventate italiane, scelgono di indossare la divisa.

Elvio Pasca

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