Roma – 28 dicembre 2012 – Il Movimento 5 Stelle come pensa di governare l’immigrazione? Finora non l’ha detto e la nuova agenda di Beppe Grillo non aiuta.
Il “capo politico”del M5S ha pubblicato ieri sul suo blog una lista di priorità che dovrebbero dare “molta più fiducia” rispetto all'Agenda Monti. “È un estratto dal Programma del M5S e delle proposte discusse nel forum e nel blog” , spiega per introdurre sedici punti che vanno dalla Legge Anticorruzione all’accesso gratuito alla Rete, passando per un referendum sull’euro e il reddito di cittadinanza.
Anche stavolta, di immigrazione non si parla, un’omissione che curiosamente accomuna l’Agenda Grillo a quella del tanto odiato "Rigor Montis". Del resto, anche nel più dettagliato programma del Movimento 5 Stelle, il tema è completamente assente eccezion fatta per un punto del capitolo Istruzione che prevede l’ “insegnamento gratuito della lingua italiana per gli stranieri(obbligatorio in caso di richiesta di cittadinanza)”.
È invece nero su bianco, nel Non Statuto del Movimento, che per iscriversi bisogna necessariamente essere cittadini italiani. Così come sono salite agli onori delle cronache alcune sparate di Grillo tutt’altro che concilianti sull’immigrazione, dalla riforma della cittadinanza per le seconde generazioni che sarebbe “senza senso”, all’allarme lanciato anni fa per i “sacri confini” sconsacrati dalla libera circolazione dei romeni.
Da tempo a Grillo e ai suoi si chiede di uscire da certe ambiguità chiarendo il loro programma sull’immigrazione, ma finora tutte le domande sono rimaste senza risposta. E alle elezioni mancano meno di due mesi.
Elvio Pasca
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