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Anziani: caos sull’assicurazione per i ricongiungimenti

Secondo il ministero del Lavoro serve solo agli ultimi arrivati, ma il Viminale la chiede anche a tutti gli altri

Roma – 15 maggio 2009 – Dallo scorso novembre sono entrate in vigore regole più severe per i ricongiungimenti familiari, una delle quali obbliga gli ultrasessantacinquenni  chiamati in Italia dai loro figli a pagarsi l’assistenza sanitaria.

Le opzioni, secondo la legge (d. lgsl. 160/2008), sarebbe due: stipulare un’assicurazione sanitaria o iscriversi a pagamento al servizio sanitario nazionale. Il governo non ha però ancora deciso quanto costa questa iscrizione al Ssn (servirebbe un decreto ad hoc) e quindi ad oggi l’unica strada percorribile è quella dell’assicurazione.

Ammesso che l’assicurazione serve a chi è entrato a partire dal novembre 2008, come regolarsi con chi è arrivato prima? Se uno di questi anziani  vuole rinnovare il suo permesso per motivi familiari, deve fare o no l’assicurazione? Mistero.

Una nota diramata il 4 maggio dal ministero del Welfare sembrava esentare i “veterani” dall’assicurazione.

L’ufficio legislativo del ministero guidato da Sacconi scriveva che "ha un permesso  motivi familiari, rilasciato prima del 5 novembre 2008, al compimento del sessantacinquesimo anno di età, ha diritto all’iscrizione obbligatoria al Servizio Sanitario Nazionale o alla conservazione della pregressa iscrizione. In caso di rinnovo del permesso di soggiorno, lo straniero al compimento del sessantacinquesimo anno di età conserva la precedente iscrizione a titolo obbligatorio al Servizio Sanitario Nazionale".

Ma l’8 maggio, una circolare del Ministero dell’Interno ha spiegato che l’assicurazione serve a tutti.
 
"È stato posto il problema relativo alla obbligatorietà o meno della stipula dell’assicurazione sanitaria in caso di rinnovo del permesso di soggiorno per motivi familiari da parte di genitori ultrasessantacinquenni. Il Dipartimento di Pubblica sicurezza – spiega la circolare del Viminale – ha ritenuto che in tali casi gli interessati debbano esibire la documentazione attestante la stipula dell’assicurazione sanitaria , analogamente a quanto richiesto a coloro i quali fanno ingresso per la prima volta sul territorio nazionale".

A chi dar retta? Al ministero Welfare o quello dell’Interno? Gli anziani immigrati, e le loro famiglie, attendono una risposta.

Elvio Pasca

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