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Arci: “Decreto flussi non è legittimo”

"E’ stato varato in assenza del documento di programmazione triennale" ROMA, 5 dicembre 2008 – Il decreto flussi che da il via libera a 150 mila lavoratori stranieri "non è legittimo".

Lo sostiene Filippo Miraglia, responsabile immigrazione dell’Arci, sottolineando che il provvedimento del Governo è stato varato in assenza del documento di programmazione triennale. Diverso, spiega, sarebbe stato se il Governo avesse ripetuto il decreto flussi dello scorso anno che prevedeva 170 mila ingressi.

Per Miraglia, inoltre, il decreto odierno è "una palese ingiustizia nei confronti dei datori di lavoro stranieri a cui si richiede la carta di soggiorno per avere un lavoratore extracomunitario. E’ una richiesta discriminatoria verso coloro che hanno già ottenuto il nullaosta lo scorso anno. E’ un elemento di disuguaglianza – ha precisato Miraglia – contro il quale intendiamo ricorrere caso per caso in tribunale".

In generale, l’Arci ribadisce la critica alle procedure del decreto flussi – del provvedimento del 2007 sono state esaminate appena il 25% delle domande – "che come anche ha ricordato la Corte dei Conti produce clandestinità. In questo caso, fra l’altro, non c’é nessuna nuova quota ma si recuperano quelle dell’anno scorso. Il che vuol dire – ha concluso l’esponente dell’Arci – che nel frattempo si sono accumulati altri clandestini. E’ l’ennesimo regalo al lavoro nero".

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