Roma, 14 aprile 2021 – La Fondazione studi consulenti del lavoro ha elaborato le stime sugli importi dell’assegno unico per i figli in base all’Isee. Ancora, infatti, si attendono i decreti attuativi che trasformeranno i vari sostegni destinati ai nuclei familiari in un unico contributo che dovrebbe partire da luglio 2021. Vediamo quali dovrebbero essere le somme.
Assegno unico per i figli, a chi spetta
L’assegno unico per i figli è destinato a tutte le famiglie che hanno avuto dei bambini o li hanno ricevuti in affidamento. Si può chiedere a partire dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni del figlio. La somma del contributo mensile dipende dalla situazione economica del richiedente, quindi dall’Isee. Verrà ricevuto o sotto forma di credito di imposta, oppure tramite erogazione diretta. Ancora purtroppo non è stata dichiarato l’importo preciso, ma da quanto si apprende dovrebbe essere comporto da una parte fissa e una variabile.
Secondo i dati Istat citati dalla Fondazione, grazie all’assegno unico per i figli il reddito delle famiglie dovrebbe subire un incremento del 86% per gli autonomi che non percepiscono assegni familiari e per i redditi molto bassi. Per il 29,7% dei nuclei, invece, il bonus porterà un peggioramento a livello di aiuti. Infine, al 2,3% non cambierà nulla. Stando alle simulazioni, le famiglie con un Isee fino a 30 mila euro dovrebbero ricevere un importo pari a 1.930 euro l’anno, quindi 161 euro mensili, per ciascun figlio minorenne. La cifra si abbassa a 1.158 euro l’anno, 97 euro mensili, invece, per ciascun figlio maggiorenne.
Gli importi dell’assegno universale
Dai 30mila ai 52mila euro di Isee, poi, l’assegno unico per i figli cala in modo non lineare. Per i richiedenti con oltre 52mila euro di reddito dovrebbe essere costate, 800 euro l’anno. Quindi 67 euro mensili per ciascun figlio minorenne a carico e 480 euro l’anno (40 euro mensili) per ciascun figlio maggiorenne.
Con il nuovo decreto verrà eliminato l’assegno ai nuclei con almeno tre figli minori, l’assegno di natalità, il premio alla nascita o all’adozione e il fondo di sostegno alla natalità. Non solo: l’assegno unico per i figli sostituirà anche le detrazioni Irpef per i figli a carico e l’assegno per il nucleo familiare. Ma anche i bonus asili nido, i congedi parentali e le relative indennità, la carta famiglia e il fondo politiche per la famiglia. Dall’eliminazione di tutti questi sostegni porterà a un risparmio di circa 15 miliardi, e verranno destinati proprio all’assegno universale. A questi, poi, si aggiungono anche le risorse stanziate appositamente dalla legge di Bilancio del 2020 (1,04 miliardi per il 2021 e 1,244 a partire dal 2022) e circa 3 miliardi della manovra 2021.
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