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Acquaformosa, il paese salvato dagli immigrati

Il Comune con meno di mille abitanti doveva essere cancellato e accorpato con uno limitrofe. L’arrivo dei profughi invece salva il paese e la scuola

 

Roma – 26 agosto 2011 – C’è chi li ritiene la causa di molti mali, della disoccupazione, della tubercolosi a volte, c’è chi vorrebbe tassare le loro rimesse, chi vorrebbe bloccarli alla frontiere e chi invece agli immigrati deve la propria sopravvivenza.

E’ la curiosa storia, riportata  dal Corsera online, di un piccolo paesino calabrese, Acquaformosa, destinato a scomparire per via del costante decremento demografico che lo ha portato sotto la soglia dei mille abitanti.

Secondo l’attuale norma della manovra finanziaria, infatti, i paesi sotto questa quota devono essere accorpati ad un comune limitrofo con più cittadini. Questa sarebbe stata la sorte di questo piccolo paese del massiccio del Pollino se il sindaco, Giovanni Manoccio, tre anni fa non avesse intrapreso la strada proposta dal progetto Sprar con il quale ha offerto la residenza ad alcune famiglie di profughi.

Il servizio per la Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati del Ministero dell’Interno, prevede infatti di accogliere, nei comuni che si dichiarano disponibili, nuclei famigliari degli immigrati ai quali viene riconosciuto lo status di rifugiati.

In questo modo il sindaco di Acquaformosa ha accolto quattro nuclei famigliari per un totale di trenta persone che, come sottolinea il Corriere della Sera, ha contribuito significamente a riattivare il sistema socio-economico del municipio calabrese.

Stando alle parole del sindaco, l’arrivo dei rifugiati ha portato non solo lavoro per gli operatori sociali che si occupano di accoglienza, ma anche portato nuovi studenti, circa 16, che con la loro iscrizione hanno allontanato il timore di dover chiudere lo stesso istituto scolastico e il relativo accorpamento con scuole di città più numerose, proprio per mancanza di studenti.

Nel piccolo paese infatti gli over 60 sono circa il 40% della popolazione ma grazie alle nuove famiglie di  immigrati questa tendenza potrebbe presto cambiare, visto che solo quest’anno i nuovi ”arrivati” sono già tre e sono tutti nati in Calabria ed anche grazie a loro che il comune di Acquaformosa è tornato sopra la soglia dei mille abitanti e non sarà costretto ad accorparsi con altri paesi.

M.I.

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