Elvio Pasca
La sua esclusione dalle liste? “Razzismo contro l’islam moderato”. “Pronto a collaborare con un governo di centro-destra” Roma – 4 aprile 2008 – Khaled Fouad Allam, escluso dalle liste del Pd per la prossima corsa elettorale, esce dal partito guidato da Veltroni e passa in area Pdl, proponendosi come sottosegretario all’immigrazione.
Fouad Allam accusa il Partito Democratico di non aver voluto rappresentare l’islam moderato tra i suoi candidati.
“Considero questa una forma di razzismo nascosto. Per gente come noi, la cosa peggiore è trovarsi davanti al razzismo che non dice il suo nome” spiegava in un’intervista pubblicata ieri su Libero, nella quale si diceva pronto a “fare il sottosegretario all’Immigrazione o impegnarmi in un dicastero sul Maghreb-Mashrek” per un governo di centrodestra. Anche oggi sul Corriere della Sera, il sociologo definisce la sua mancata candidatura un errore: “perché così nel Pd non c’è neanche un candidato straniero. Perché è uno schiaffo al cosiddetto Islam moderato, al mondo dell’immigrazione. Siamo ai limiti del razzismo”.
Ieri, in alcune dichiarazioni alle agenzie, Fouad Allam ha però precisato di non aver parlato di “razzismo” nel Pd. “Io sono un tecnico – ha aggiunto – e ritengo che la questione dell’immigrazione, come quella dell’ambiente, non sia ne’ di destra ne’ di sinistra. Ho deciso di sostenere la candidatura dell’unica musulmana presente tra le fila del Pdl, Souad Sbai, dando la mia disponibilità in qualità di esperto delle tematiche di immigrazione e Islam a collaborare con un futuro governo di centro-destra".
Intanto Fouad Allam ha aderito alla fondazione Magna Charta, presieduta dal senatore forzista Gaetano Quagliariello, ai cui progetti sui rapporti tra Europa e Mediterraneo dice di voler lavorare in futuro. Oggi sarò alla manifestazione organizzata dalla Fondazione contro la costruzione della Moschea di Colle Val d’Elsa (Siena).
