L’aspirante prima cittadinanza vorrebbe distribuire servizi sociali “dando la priorità sull’anzianità di residenza”. “Sarebbe il mio provvedimento più rock”
Roma – 17 marzo 2016 – Giorgia Meloni inizia la sua corsa al Campidoglio con una dichiarazione programmatica contro gli immigrati.
Se lei sarà sindaco, i 360 mila stranieri a Roma rischiano infatti di dover dare la precedenza ai romani “doc” e di finire in fondo alle graduatorie per l’accesso ad asili nido, case popolari, aiuti economici e altri servizi sociali.
Lo ha chiarito ieri l’aspirante prima cittadina subito dopo aver annunciato la sua discesa in campo e cantato “Viva la Mamma” ai microfoni di Radio Rock. “Il provvedimento più rock se fossi eletta sindaco a Roma? Potrebbe essere quello di distribuire servizi sociali dando la priorità sull’anzianità di residenza” ha spiegato all’intervistatore. Per oi aggiungere, tra gli applausi dei fan, “Prima i romani”.
Per “romani” Meloni non sembra quindi intendere le persone che vivono a Roma, regolarmente iscritte all’anagrafe. Per lei ci vuole qualcosa di più, un diritto che arriva dopo anni (per fortuna non di generazioni…) e che gli immigrati, per essenza e per necessità più mobili degli italiani, faranno sicuramente più fatica a conquistare.
Una novità? Forse solo queste latitudini, visto che i leghisti, nelle Regioni e nei comuni che amministrano, hanno provato più volte a fare questo tipo di discriminazione. Salvo poi essere spesso fermati dai giudici: la legge e la costituzione dicono infatti che le prestazioni sociali vanno distribuito in base al bisogno (sei povero? non hai una casa? hai tanti figli? Ecc.), non in base all’anzianità di residenza.
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