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Immigrazione. Frattini: “No a diritti diversi per diverse culture”

"Politica d’integrazione non può fare astrazioni da nostra storia" PARIGI, 9 aprile 2010 – "In tema di immigrazione e integrazione non possiamo accettare il principio di un’articolazione dei diritti che varia secondo le differenti culture o religioni presenti in Europa”.

Lo ha affermato il ministro degli Esteri, Franco Frattini a Parigi, nel suo intervento al ‘Colloquio europeo’ su ”Identità nazionali, identità europea”.

Frattini ha sottolineato che ”Francia e Italia condividono la necessità di adottare un doppio approccio: da una parte agire con fermezza contro l’immigrazione irregolare; dall’altra definire una strategia di lungo termine per l’integrazione degli immigrati regolari”. Per il primo aspetto spetta all’Ue ”giocare un ruolo centrale in uno spirito di vera solidarieta’ tra gli Stati membri”.

Per quanto riguarda invece la piena integrazione degli immigrati regolari, per Frattini è necessario ”prevedere un percorso di dialogo interculturale, di formazione scolastica e civica, di apprendimento della lingua del Paese in cui si soggiorna, di condivisione dei principi e dei valori fondamentali della persona umana”.

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