Al leader della Lega Nord vietata la visita nel paese africano. “Volevamo portare lavoro e sviluppo”
Milano – 29 settembre 2015 – Lo hanno respinto alla frontiera: “Resta nel tuo Paese, noi siamo padroni a casa nostra”. E ora i maligni pensano: “Chi la fa, l’aspetti…”
“Dal 29 settembre al primo ottobre andrò in Nigeria, per chiedere ai ministri nigeriani di che cosa hanno bisogno per evitare che i cittadini di quello stato lascino il loro Paese” aveva annunciato questa estate Matteo Salvini alla Festa della Lega Nord a Ponte di Legno. Ieri, però, non è potuto partire, perché la Nigeria gli ha negato il visto d’ingresso.
“Avevo le valigie pronte per andare in Nigeria con una delegazione di imprenditori, ma evidentemente a qualcuno dava fastidio, e ho ritirato il mio passaporto senza il visto”, ha raccontato ieri lo stesso Salvini a Radio Padania. “Il giorno prima della partenza ci hanno detto che non si parte”. Eppure, ha aggiunto, “Ho fatto tutta la trafila: pure la vaccinazione della febbre gialla, che magari a questo punto mi servirà a Milano visto certi personaggi che girano”.
“Forse a qualcuno ha dato fastidio? Fatto sta che non andiamo. Mi dispiace perché tanti parlano… e non fanno. Io volevo andare con italiani che vogliono portare lavoro e sviluppo in Nigeria, grandi imprenditori che avevano voglia di investire”, visto che la Nigeria diventerà “il terzo paese più popoloso al mondo” ed è “meglio spendere i soldi là che fare baraccopoli qua”.
“Se si muove la Lega non è politicamente corretto – ha aggiunto Salvini conversando con il conduttore Alessandro Morelli – e quindi è meglio che non riesca. Avremmo anche rischiato la nostra incolumità fisica“, per andarci. “Riusciamo ad andare ovunque – ha detto – ma in Nigeria è più difficile”.