Il ministro dell’Interno si difende e spiega la decisione di estendere lo stato di emergenza a tutta l’Italia
Roma – 29 luglio 2008 – Sui campi nomadi sono state dette delle "falsità clamorose" da parte del commissario del Consiglio d’Europa, Thomas Hammarberg. Lo ha affermato il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, nell’informativa urgente alla Camera sulla dichiarazione da parte del governo dello stato di emergenza sulla immigrazione.
"Respingo, con indignazione le affermazioni del commissario del Consiglio d’Europa, Thomas Hammarberg, secondo cui gli di atti avvenuti in Italia ai danni dei campi nomadi sono avvenuti senza che vi fosse una effettiva protezione da parte delle forze dell’ordine, che a loro volta hanno condotto raid violenti contro gli insediamenti. È una falsità clamorosa – ha detto Maroni -, la polizia non ha mai tenuto comportamenti di questo genere. Il Commissario dica quali sono questi atti…".
Il ministro dell’Interno ha poi spiegato la decisione del governo di estendere lo stato di emergenza per gli sbarchi di clandestini a tutto il territorio nazionale: “Nel primo semestre del 2008 nelle regioni del sud Italia sono arrivati 10.611 extracomunitari, contro i 5.380 giunti nello stesso periodo dell’anno precedente. Se il trend dovesse mantenersi tale – ha osservato – si possono prevedere arrivi complessivi per circa 30mila persone" entro l’anno.
"Al 20 luglio di quest’anno – ha aggiunto il titolare del Viminale – gli arrivi totali sono stati oltre 13mila, mentre la ricettività di tutti i centri di identificazione ed espulsione arriva a 7.417 posti ed è insufficiente a far fronte alla situazione. Appare evidente – ha proseguito Maroni – la situazione di eccezionale pressione migratoria che ha reso necessario espandere a tutto il territorio nazionale lo stato di emergenza che l’anno scorso il governo Prodi aveva dichiarato per sole tre regioni”.
Il ministro ha anche risposto alle critiche piovute dal centrosinistra: "Si è detto che questa proroga è la misura più razzista che un governo occidentale abbia mai pensato, si è detto che lo stato di emergenza apre la caccia all’immigrato e che è un modo per avere le mani libere. Sono affermazioni gravi e infondate".
E intanto continua per la strada annunciata rendendo noto che venerdì prossimo presenterà in Consiglio dei ministri a Napoli tre decreti legislativi approvati lo scorso 21 maggio: sul diritto di asilo, lo stabilimento degli extracomunitari e il ricongiungimento familiare. “Prima della pausa estiva – ha assicurato il ministro – quattro provvedimenti su cinque del pacchetto sicurezza potranno entrare in vigore".
A.I.