Due immigrate e una seconda generazione selezionate tra i venti concorrenti della fase finale del programma. Pronte a portare in padella ricette italiane o dei Paesi d'origine
Roma – 28 dicembre 2013 – Ci sono anche tre nuovi cittadini a sfidarsi tra i fornelli della nuova edizione di Masterchef Italia 2013. E di strada ne hanno già fatta tanta, riuscendo a scampare alla ferocissima selezione che ha salvato finora venti aspiranti chef rispetto ai quindicimila che si erano presentati ai provini.
Arriva dalla Corea del Sud e vive a Pioltello, in provincia di Milano, Haeri Youn, 32 anni. Mamma di un bimbo di venti mesi, si definisce "emotiva" e "permalosa" e spiega che nella sua cucina "c'è amore, delicatezza, ma a volte anche sapore forte". Ha convinto i giudici con un piatto italiano, orata dorata, ma se vincesse Masterchef vorrebbe mettere nel suo cibo di ricette anche piatti coreani come il Bulgoghi, carne di manzo marinata con salsa di soia, frutta, verdure e spezie".
Rachida Karrati, classe 1967, è invece originaria del Marocco, vive in provincia di Bergamo e fa la sarta. "Sono venuta in Italia per lavorare e per migliorare la mia abilità in cucina, poi mi sono sposata. Mi piace coniugare la cucina delle mie origini, quella marocchina che mia nonna mi ha insegnato fino da quando ero piccola, insieme con la mia quotidianità italiana e bergamasca" dice. Ha preparato un Tajine di agnello agrodolce
Infine, c'è una figlia di immigrati. È la ventisettenne Emma Sarr, nata e cresciuta a Fossano, in provincia di Cuneo. "Metto il cuore in tutto quello che faccio, in cucina come nei rapporti e negli hobby. I miei genitori – racconta – mi hanno insegnato a cucinare fin da piccola e il cibo nella mia vita ha un ruolo importantissimo. Amo mangiare e cucinare in ogni occasione possibile, soprattutto i dolci". La sua ricetta vincente? Basmati con panna, curry e gamberetti.