Sarà costruito al confine con la Germania
Roma, 10 agosto 2011 – Dopo l’annosa questione del muro anti immigrati in Grecia, lo stesso problema si ripresenta in nord Europa, dove la Danimarca sembra aver sposato la strategia ellenica per contrastare i flussi migratori e non solo.
Come riporta questa mattina la Repubblica, la costruzione del muro, posizionato al confine sud con la Germania, inizierà tra poche settimane per essere completato entro la fine dell’anno e la garanzia sul completamento dell’opera arriva direttamente dal direttore dell’autorità doganale della Danimarca, Erling Andersen.
Ovviamente non si tratterà dello stesso muro con filo spinato che cinquant’anni fa divideva in due Berlino, ma di un complesso sistema di sbarramenti e misure di sicurezza che prevedono barriere da costruire in autostrada e pannelli elettronici per imporre limiti di velocità agli automobilisti nei pressi dei caselli autostradali, in modo da agevolare le azioni di controllo da parte della polizia. Inoltre saranno costruite delle piazzole laterali dove far sostare e ispezionare le auto ritenute “sospette”.
L’idea del muro non è stata frutto dell’intuizione dello staff del premier, il liberale Rasmussen, ma è stata una proposta del Partito popolare che incarna lo spirito dell’ultradestra xenofoba, euroscettica e anti-islamica, proposta che il partito liberale (molto debole in parlamento) ha accetto in cambio del sostegno del Partito popolare per il voto sulla riforma delle pensioni.
Dal governo fanno sapere comunque che il muro servirà ad impedire che immigrati, “criminali est europei, bande, mafie organizzate e contrabbandieri arrivino in casa nostra”. Nonostante queste pallide rassicurazioni in Germania la scelta del muro danese non è state ben vista, soprattutto perché l’idea di controllare in questo modo le frontiere non si sposa con la libera circolazione delle persone nel contesto europeo.