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Torna Sartori, xenofobia in salsa accademica

Il Professore sul Corriere attacca di nuovo Kyenge. Poi nega che possa esserci integrazione tra differenti etnie. La prova? La lettera di un suo lettore

 

Roma – 17 luglio 2013 – Credevamo e speravamo che il Corriere della Sera avesse ingloriosamente "accomodato" lo sconclusionato Sartori nella pagina dei commenti se non proprio fuori dalle pagine del quotidiano.

Ed invece eccolo rispuntare in un editoriale in cui tenta di dare una veste presentabile alle "incontinenze" verbali di Calderoli & Co.

Il bersaglio come al solito è la Ministra Kyenge rea di essere un'oculista ispirata dalla "comunista" e "terzomondista" Livia Turco, e che per aggravante, e questo proprio non doveva farlo, ha quella di non leggere i sacri scritti del Sartori.

Tutto il contrario di un noto accademico torinese che scrive al Sartori una lettera che in 4 righe liquida definitivamente uno dei dibattiti contemporanei più complessi: "È possibile che un nigeriano, un romeno ed un marocchino prendano il caffè nello stesso bar?" . Ed ecco che con un estratto della lettera di un suo lettore e due sgangherate e tautologiche affermazioni il Sartori dimostra che no, non è possibile.

Quanto fortunati siamo ad aver lui che ci illumina!

Ma siccome la fortuna non è mai troppa eccolo rivelarci cha anche il Presidente della Camera Laura Boldrini non ha, neanche lei, i numeri per stare dove sta. Il perché non ce lo dice, ma ci fidiamo sulla parola. A Sartori segnaliamo solo che il Presidente della Camera non ha nulla a che fare con il Presidente del Consiglio e la sua squadra di Ministri. Per il resto ci mancan le parole…

Al Corriere va, insieme alla nostra comprensione, anche il nostro invito a riflettere se a volte non sia meglio pagare le penali che i contratti con i collaboratori prevedono piuttosto che ospitare una simile accozzaglia di xenofobia in salsa accademica. Soprattutto in un momento in cui il mondo intero si indigna per un episodio, gli insulti razzisti della quarta carica dello Stato ad un Ministro della Repubblica, unico nella storia contemporanea delle democrazie occidentali.

Gianluca Luciano

 

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