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Un rifugiato su tre ha subito torture

Il Cir: “L’Italia non è libera dalla tortura, è nei Cie e nelle carceri, mentre manca un reato specifico”. Martedì in scena a Roma 15 sopravvissuti, con “Di Untori e Altri Demoni”

Roma – 24 giugno 2013 –Di torture non si parla mai, eppure sono un orrore attualissimo, vissuto anche da tanti  disperati che approdano in Italia cercando di protezione e si portano dietro ferite profonde, nella carne e nell’animo.

“È un tema di cui non si parla, e che non si affronta con la necessaria fermezza, nonostante la sua dimensione ancora così drammatica. È un taboo della parola, ma non purtroppo dei fatti” sottolinea il Consiglio Italiano per i Rifugiati, che fa parlare i dati di Amnesty International: sono 112 i paesi dove nel 2012 si è praticata la tortura o trattamenti inumani o degradanti. E un rifugiato su tre, tra quelli che arrivano nel nostro paese, ha personalmente subito esperienze di tortura.

Secondo il Cir l’Italia non può ancora dirsi libera dalla tortura: non ha introdotto la tortura come un reato specifico nel suo codice penale, nonostante l’obbligo direttamente derivante dalle Convezioni internazionali, e sono tanti, troppi, i fatti di cronaca che hanno raccontato drammatiche violenze esercitate volontariamente da uomini su altri uomini.

Alla vigilia della Giornata Internazionale a Sostegno delle Vittime di Tortura, che si celebra il 26 giugno, il Cir organizza assieme alla campagna LasciateCIEntrare e Antigone una serata per denunciare la tortura comunque e ovunque, non solo come pratica diffusa in paesi lontani ma anche come fenomeno presente qui e ora, nei Centri di Identificazione ed Espulsione e nelle nostre carceri.

“Di Untori e altri demoni”  è  un evento spettacolo che riunisce video, teatro e testimonianze martedì 25 giugno 2013 al Teatro Palladium di Roma alle ore 20.30, ingresso libero. La serata prevede il monologo “La slegatura” di Erri De Luca per la campagna LasciateCIEntrare, la proiezione del webdoc “Inside Carceri” realizzato da Antigone e Next New Media, e la performance teatrale "Di Untori e Altri Demoni" – interpretata da un gruppo di 15 rifugiati sopravvissuti a esperienze di tortura e violenza estrema, che per 5 mesi hanno partecipato al laboratorio di riabilitazione psico-sociale promosso nell’ambito del progetto Together with Vi.To. – progetto di Accoglienza e Cura delle Vittime di Tortura del CIR.

Nella serata è prevista anche la raccolta firme per l’iniziativa “Tre leggi per la giustizia e i diritti: tortura, carceri, droga” di cui Antigone e Consiglio Italiano per i Rifugiati sono tra i promotori. Si tratta di tre proposte di legge popolare per l’introduzione del reato di tortura nel codice penale e per provvedimenti che possano contrastare il sovraffollamento carcerario.

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