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Yassine Rachik correrà per l’Italia, cittadinanza al campione figlio di immigrati

Il presidente della Repubblica ha firmato il decreto che lo rende italiano anche per la legge. Ora potrà partecipare per l’Italia ai campionati europei

 
Roma – 10 giugno 2015 – Yassine Rachik ha vinto e ora, finalmente, potrà far vincere anche l’Italia. 
 
Il ventiduenne mezzofondista lombardo, figlio di immigrati marocchini cresciuto  in Italia, è finalmente italiano anche per la legge. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il decreto di concessione della cittadinanza, che permetterà all’atleta, tra le altre cose, di correre a luglio per il suo Paese ai campionati europei di Tallin. 
 
Finisce così un paradosso. Rachik è stato infatti già per 25 volte campione italiano, visto che la Fidal, all’interno dei nostri confini, lo equipara agli atleti che hanno già la cittadinanza. Eppure, non poteva indossare il tricolore nelle competizioni internazioni. 
 
Il Quirinale ha risposto così oltre che alle legittime aspirazioni di Rachik, alle oltre ventimila firme raccolte da una petizione online promossa dal deputato del Pd Khalid Chaouki. “Yassine corra per l’Italia”, chiedeva il testo, “in nome delle sue vittorie e della sua tenacia, ma soprattutto in nome di un Paese che ha estremo bisogno di giovani come lui, italiani di fatto ma ancora, ingiustamente, stranieri per legge”.
 
“Ringraziamo il presidente Sergio Mattarella per la sensibilità e l'attenzione rispetto al tema della cittadinanza per i giovani di origine straniera nati e cresciuti in Italia, cosi' come ringraziamo il ministero degli interni e tutte le istituzioni che hanno contribuito a questo importante traguardo" dice Chaouki. “Ora l’Italia potra' competere in Europa con il suo atleta migliore”.
 
“Questo caso fortemente simbolico – auspica il deputato – faccia da apripista per ripartire con una discussione seria e rapida in Parlamento sulla riforma della legge sulla cittadinanza". Una riforma invocata da anni, ma che purtroppo è molto, molto più lenta di Yassine Rachik. 
 
Stranieriinitalia.it
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