(ANSA) – SYDNEY, 28 MAR – Un numero record di immigrati qualificati in Australia, dove un’economia in rapido sviluppo ha ridotto al minimo i livelli di disoccupazione, ha rappresentato più della metà della crescita demografica nell’anno finanziario 2006-07. Allo stesso tempo però un numero anche senza precedenti di specializzati ha lasciato l’Australia per lavorare all’estero. Secondo un rapporto pubblicato oggi dal Dipartimento immigrazione, sono stati ammessi 49.523 immigrati qualificati mentre hanno emigrato altri 39.196, con un guadagno netto di 14.327. La popolazione ha raggiunto i 21 milioni lo scorso giugno, grazie all’arrivo di 177.600 nuovi immigrati e una crescita naturale di 138.100, mentre hanno lasciato il paese poco più di 72 mila australiani. Il ministro dell’Immigrazione Chris Evans ha attribuito la crescita all’insaziabile domanda di lavoro qualificato. "Una continua dipendenza da manodopera importata è inevitabile per soddisfare le necessità di una crescita economica sostenuta", ha detto. "E’ una cosa buona perché gli immigrati permettono alla nostra economia di crescere, e contribuiscono allo sviluppo". Come è tradizione, gli immigrati qualificati dalla Gran Bretagna formano il gruppo più numeroso con una proporzione del 25%, peraltro inferiore agli anni passati. Seguono quelli provenienti dall’India (con il 16%), dalla Cina (15%), e più staccati gli immigrati dal Sudafrica e dalla Malaysia (con il 4% ciascuno). (ANSA)
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AUSTRALIA: DA IMMIGRATI QUALIFICATI CRESCITA POPOLAZIONE
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