Città del Vaticano, 18 giugno 2011 – Avvenire critica oggi nel suo editoriale “la richiesta che le forze marittime della Nato si impegnino nei respingimenti” dei barconi in arrivo dalla Libia.
“Respingimenti – spiega l’articolo a firma di Riccardo Radaelli – e’ un termine apparentemente asettico, ma che significa ributtare centinaia di persone disperate in situazioni spaventose e di pericolo reale, senza neanche guardarle in faccia riconoscendo persone in fuga dalla guerra e perseguitati religiosi e politici”.
Secondo il quotidiano cattolico, inoltre, “non bisogna essere grandi esperti delle precedenti azioni Nato per sapere che difficilmente essa potrà impegnarsi efficacemente, dati gli spinosi problemi giuridico-legali che cio’ comporta”.
“Parimenti – conclude l’editoriale – rimane tutta da verificare l’efficacia legale dell’accordo firmato ieri in tema di controllo dei flussi migratori fra il nostro ministro degli Esteri e il rappresentante del Consiglio di Transizione libico”.