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Baglioni: “Riunire tutte le forze per Lampedusa”

"L'isola come sede di un organo sovranazinale che monitori la situazione"

Roma, 10 settembre 2012 – "Dobbiamo scommettere e riunire tutte le forze, anche quelle arrabbiate, anche quelle contrarie che vogliono capire perche' succede tutto questo".

E' il commento del cantante Claudio Baglioni, in un'intervista al Corriere, riguardo l'ultimo naufragio dei migranti tunisini avvenuto al largo dell'isola siciliana

Pesante e' il j'accuse dell'ideatore di 'O'Scia', la kermesse sui Sud del Mondo: "Siamo andati avanti con polemiche sterili e faziose – affonda Baglioni – anche perche' in fondo nessun governo, locale, nazionale o sovranazionale, ha messo in campo concrete proposte per i drammi dell'emigrante".

Il cantautore e' convinto che "chi arriva in Europa rischiando cosi' tanto non verrebbe se non fosse catturato dalle lusinghe di chi se ne avvantaggia". Baglioni, che ormai gli abitanti di lampedusa chiamano "ambasciatore" dell'isola, racconta di come i lampedusani abbiano vissuto l'ennesimo dramma: "E' grande il dolore di oggi – dice – ma e' grande la speranza di una partecipazione immediata che prende chi lavora e abita qui, come s'e' visto con questo accorrere di barche". Perche', sottolinea, "prevalgono ragionamento e consapevolezza".

Baglioni conclude con un auspicuio: "E' arrivato il momento – e' la sua proposta – di proporla come sede di un organo sovranazionale che possa attivare per l'Onu o altre istituzioni alte un monitoraggio attento sui viaggi, sulla condizione dei popoli, sui pericoli che un pezzo dell'umanita' corre".

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