Roma – 2 novembre 2012 – Mario Balotelli conquista la copertina del Time e liquida come “pochi e stupidi” i razzisti che contrappuntano con insulti e versacci le sue prodezze in campo.
L’edizione internazionale del prestigioso settimanale americano celebra nell’ultimo numero “il primo giocatore nero a rappresentare l’Italia”. E tra le altre cose racconta gli attacchi che subisce per il colore della sua pelle, dal “non esistono italiani neri” gridato negli stati, alla vignetta della Gazzetta dello Sport che durante gli ultimi Europei lo raffigurò come King Kong.
“L’Italia, la terra in cui è nato, non lo ha ancora accetto del tutto” scrive il Time, sottolineando che Super Mario ha dovuto aspettare di compiere diciotto anni prima di poter ottenere la cittadinanza di quello che è il suo Paese. “La sua inclusione riflette un più largo cambiamento sociale. L’Italia è diventata più multietnica e lo ha fatto più rapidamente di molti altro Paesi Europei”.
Il settimanale ricorda che quando Balotelli è nato, nel 2009, solo 1 residente su 100 era straniero, ora il rapporto è di 1 a 12. “Molti di questi migranti sono neri, e molti fanno lavori umili, ma sta anche emergendo una classe media nera di figli di immigrati, nati e cresciuti in Italia, talvolta chiamata Generazione Balotelli”.
“Quando non ero famoso – dice Balotelli – avevo un sacco di amici, quasi tutti italiani. Il razzismo è iniziato quando ho cominciato a giocare a calcio. I razzisti sono pochi, e non ci puoi fare niente,. Sono persone stupide. Io spero di poter aiutare l’Italia a essere un Paese moderno come l’Inghilterra o l’America”.
Il fuoriclasse poi parla di Barack Obama e dice che “sono stato molto felice quando è stato eletto. Un leader nero è una cosa che ha cambiato la storia. Mi piacerebbe incontrarlo”.
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