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Ban Ki-moon: “Grazie Italia, ma tutta l’Europa deve farsi carico dei profughi”

Il segretario generale dell’Onu alla Camera: “Accoglienza responsabilità globale. Non fare distinzioni tra le persone bisognose d’aiuto”

 

 

Roma – 15 ottobre 2015 – Un grazie all’Italia per il suo impegno nel salvare e nell’accogliere i profughi e una tirata d’orecchie ai nostri partner europei che ci lasciano soli. 

Intervenendo oggi alla Camera per il sessant’anni dell’adesione del nostro Paese all’Onu, il segretario generale Ban Ki-moon ha parlato anche della crisi dei profughi e di come andrebbe affrontata. 

“Vicinanza geografica – ha spiegato – non significa responsabilità esclusiva verso i migranti: tutti i Paesi, lo dico sempre a tutti i paesi europei, hanno responsabilità“. L’accoglienza è infatti “una responsabilità globale che deve essere equamente condivisa” e “la storia ci insegna che sia i migranti che i rifugiati hanno un grande potenziale per promuovere il progresso nei Paesi che li ospitano”.

“Gli sfollati dalla Siria- ha ricordato Ban Ki moon – sono accolti dai Paesi vicini, ma la collocazione geografica, le coste dell’Italia, ne fanno uno stato in prima linea per i rifugiati che vengono dall’Africa. Io voglio esprimere il mio plauso alla solidarietà manifestata da questi Paesi, che sostengono più della loro parte di responsabilità”.

In particolare, secondo il segretario generale dell’Onu, l’Italia è riuscita a “dare una risposta coraggiosa e profondamente umana alla più grande crisi migratoria dalla fine della Seconda guerra mondiale. Rendo omaggio agli uomini e alla donne d’Italia che hanno salvato decine di migliaia di migranti. Ringrazio l’Italia”. 

Poi, un invito a non fare distinzioni tra chi fugge da guerre e persecuzioni: “Nell’ immigrazione forzata non ci sono due categorie, i meritevoli e i non meritevoli. Ci sono solo persone che hanno bisogno di aiuto. Tutte devono godere della protezione”

 

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