Roma – 23 marzo 2012 – Barack Obama ha candidato oggi Jim Yong Kim a presidente della Banca Mondiale.
Un mossa a sorpresa, perche Yong Kim non è un economista, ma un fisico, già professore di medicina sociale ad Harward e attualmente preside del prestigioso Dartmouth College. Ma soprattutto perché è un “nuovo americano”, arrivato con la sua famiglia dalla Corea del Sud negli Usa quando aveva cinque anni e poi naturalizzato.
Da piccolo immigrato a leader di una delle più importanti istituzioni mondiali, Jim Yong Kim incarna a pennello l’American Dream. È uno di quei “centinaia di migliaia di studenti talentuosi che sono stati portati qui da piccoli e sono profondamente Americani” di cui parlava Obama nel suo ultimo discorso sullo Stato dell’Unione, chiedendo al Congresso una legge per dare la cittadinanza americana ai giovani più meritevoli.
La scelta di oggi permette inoltre al presidente Usa di spiazzare le resistenze dei Paesi emergenti al fatto che la Banca Mondiale sia guidata sempre da un americano. Jim Yong Kim, infatti, è americano, ma non è solo americano. Una dote, quella di essere un ponte tra Paesi e culture, che condivide con milioni di promettenti “seconde generazioni”.
EP