in

Bankitalia: “Con aumento della popolazione immigrata cresce il prezzo delle case”

E' quanto emerge da un'analisi di un gruppo di economisti e proposta in uno dei 'Temi di discussione' diffusi dalla Banca d'Italia.

Roma, 14 maggio 2012  – L'incremento del 10 per cento della popolazione straniera in un quartiere determina un aumento dei prezzi delle abitazioni dell'1,6 per cento nella media di una delle principali citta' italiane.

E' quanto emerge da un'analisi di un gruppo di economisti e proposta in uno dei 'Temi di discussione' diffusi dalla Banca d'Italia. Lo studio – che ha il significativo titolo in inglese 'Don't stand so close to me' (da una celebre canzone dei Police) – ha riguardato i prezzi dell'immobiliare residenziale in 20 citta' nel periodo 2003-2010, che ospitano un quarto del totale della popolazione immigrata.

L'analisi ha rivelato come, in caso di aumento di tale presenza – la variazione dei prezzi e' sostanzialmente nulla nelle aree dove si concentrano gli stranieri e piu' elevata nel resto della citta'. Le stime indicano che per ogni 10 immigrati che arrivano in un quartiere, circa 6 residenti nativi si trasferiscono verso altre aree della citta': una dinamica, quest'ultima, che viene definita 'coerente' con quanto avviene negli Stati Uniti. All'interno delle citta', si legge nel rapporto, gli immigrati tendono a concentrarsi in alcune aree, dove la la quota di immigrati puo' essere anche dieci volte superiore alla corrispondente quota in altri quartieri.

Gli autori dello studio evidenziano come il flusso migratorio pesi soprattutto sulle aree urbane dove la quota di stranieri e' notevolmente maggiore della media nazionale: tale rapporto e' 2,8 superiore a New York, 3 volte a Londra e 1,8 volte a Parigi.

In Italia tale rapporto e' di 2,2 volte a Milano e 1,6 volte a Roma. La maggiore domanda di abitazioni connessa con l'aumento degli immigrati in un quartiere determina un aumento dei prezzi medi delle case in tutta la citta'. Se a seguito dell'immigrazione, inoltre, i nativi percepiscono un deterioramento della qualita' della vita, ad esempio perche' prevedono un possibile peggioramento dei servizi offerti (quali un maggiore affollamento sui trasporti pubblici), allora la crescita dei prezzi nel quartiere in cui si concentrano gli immigrati risulta inferiore a quella media e si associa a un loro deflusso verso altre aree della citta'. Gli effetti – conclude lo studio – sono di segno opposto se la presenza di stranieri influenza positivamente le prospettive sulla qualita' della vita (ad esempio attraverso una maggiore varieta' di beni e servizi offerti).

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 0 Media: 0]

Natale (Fnsi): “Media e politica usino linguaggio responsabile sull’immigrazione”

Venti ore nel vano motore per entrare in Italia