"Ridotti gli sbarchi, avanti così". Il premier rimane vago su uno dei temi scottanti nel confronto con i finiani
Roma – 29 settembre 2010 – L’immigrazione è uno dei cinque punti su cui il governo chiede la fiducia, ma stamattina Berlusconi ha dedicato all’argomento solo poche righe del suo discorso alla Camera dei Deputati.
Il presidente del Consiglio ha ricordato i soliti dati sugli sbarchi, ha detto che il governo continuerà a contrastare la clandestinità e a favorire l’integrazione dei regolari, senza però spiegare come. Un modo, probabilmente, per non affrontare di petto un tema molto caldo nel confronto con Fini, basti pensare ai dubbi espressi da quest’ultimo sul reato di clandestinità o alle sue aperture su riforma della cittadinanza e diritto di voto.
"Sul fronte della lotta all’ immigrazione clandestina – ha detto stamattina Berlusconi – abbiamo ottenuto grandi risultati grazie ai respingimenti e agli accordi internazionali: ridotti dell’88% gli sbarchi dei clandestini, dai 29mila del 2008-2009 ai 3mila dell’ultimo anno. Vogliamo continuare e intensificarla, favorendo al contempo l’integrazione degli immigrati regolari". Tutto qua.
Turco: "Berlusconi racconta favole"
"Berlusconi continua a raccontare la favola della riduzione dell’88 per cento degli sbarchi quando tutto il mondo sa che e’ un dato fasullo perchè si riferisce al 20 per cento degli sbarchi irregolari mentre i clandestini continuano ad entrano in altro modo: in treno o in pullman" commenta Livia Turco, capogruppo Pd in commissione Affari sociali della Camera.
"Oggi abbiamo avuto l’ennesima conferma – aggiunge Turco – che per la destra il tema dell’immigrazione e’ un problema di ordine pubblico e di sicurezza. Al governo Berlusconi-Bossi non interessa niente dei diritti umani e di quanti muoiono nel deserto fuggendo da guerre e dittature, o in mare a causa dei respingimenti della destra".
Elvio Pasca