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Berlusconi: “Immigrazione fa crescere, ma padroni a casa nostra”

Il discorso del presidente del Consiglio alla Camera. “Fieri del nostro spirito di accoglienza”

Roma – 13 maggio 2008 – Accogliere “con ordine e saggezza”, puntare all’integrazione e non subire l’"immigrazione selvaggia".

Stamattina il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha parlato anche di immigrazione nel suo discorso programmatico alla  Camera dei Deputati, inserendola tra gli elementi a cui guardare per far "rialzare" l’Italia.

“Il problema principale del nostro Paese – ha detto il premier – è di ricominciare a crescere dopo una lunga e deludente fase di riduzione delle prestazioni del nostro sistema economico e sociale. Ecco allora che “Crescere vuol dire aumentare la nostra capacità di scambio con il resto del mondo, vuol dire assorbire e integrare con ordine e saggezza le immigrazioni interne ed esterne alla comunità dei Paesi europei di cui facciamo parte”.

Questa strada andrebbe però seguita "senza lasciarci penetrare da un senso oggi avvertibile di sconfitta e di chiusura di fronte alle difficoltà e ai rischi dell’immigrazione selvaggia e non regolata. Restando padroni in casa nostra, – ha ribadito Berlusconi – ma fieri, fieri dell’antico spirito di accoglienza e dell’antica capacità di integrazione del nostro popoloù".

Il presidente del Consiglio ha parlato anche di sicurezza. "Noi non abbiamo mai cavalcato e non cavalchiamo la paura; al contrario, noi vogliamo liberare dalla paura i cittadini e, in particolare, le donne e gli anziani. – ha spiegato –  Coloro che sollevano obiezioni di merito ragionevoli saranno ascoltati, ma sbaglia gravemente chi nega la prima regola di una grammatica della democrazia".

Intanto, il ministro dell’Interno Roberto Maroni ha tracciato le tappe del pacchetto sicurezza: confronto con  tutti i soggetti interessati entro venerdì, presentazione di un testo al  presidente del Consiglio e quindi approvazione nel corso del  Consiglio dei Ministri del 21 maggio.

"Proseguiremo a lavorare – spiega il ministro in Transatlantico – confrontandosi con tutti, dalle parti sociali, associazioni, penso alla Caritas e a coloro che possono dare un contributo. Oggi cominciamo con la riunione, questo pomeriggio alle 16 a Palazzo Chigi, fra il ministro dell’Interno e quelli della Giustizia, della Difesa, degli Esteri e delle Politiche comunitarie". Maroni si dice aperto anche ai suggerimenti dell’opposizione: "Ho già sentito il ministro ombra Marco Minniti ed ho avuto con lui uno scambio di opinioni. Si tratta di un interlocutore importante. Quando sarà formulato il testo risentirò il suo parere".

EP

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