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Berlusconi: “Meglio chi resta nel proprio paese per farlo crescere”

"Io non sono andato a fare l’imprenditore negli Stati Uniti, sono rimasto qui" ROMA, 9 marzo 2009 – "Apprezzo chi tenta di costruirsi onestamente un futuro per se’ e per i propri figli integrandosi in un altro Paese. Ma ho ancora più stima di chi decide di non lasciare la propria terra e, anzi, di contribuire con il proprio lavoro e la propria iniziativa a farla crescere, mettendosi al servizio della sua comunita’.

Così il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in un’intervista pubblicata ieri sul quotidiano spagnolo "El Mundo". Che ha aggiunto: "Io non sono andato a fare l’imprenditore negli Stati Uniti, sono rimasto qui" ha concluso il premier.

Riguardo alla politica del governo, Berlusconi ha detto che questa "non è contro l’immigrazione tout court". "Rispettiamo chi viene in Italia per migliorare le sue condizioni di vita e quelle della sua famiglia attraverso un lavoro onesto, tra mille sacrifici e rispettando la legge".

"Al contrario, – ha sottolineato il premier – abbiamo un atteggiamento fermo verso coloro che in Italia entrano illegalmente e vivono di crimini e di espedienti e non mostrano alcuna volontà di integrarsi”.

Leggi l’intervista a Berlusconi (in spagnolo)

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