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Berlusconi: “Se non aiutiamo l’Africa, migrazione insostenibile”

Secondo il premier bisogna sostenere i Paesi poveri nel raggiungere l’autonomia e il benessere, attraverso la democrazia

Milano – 20 luglio 2009 – L’Italia rischia di dover affrontare pressioni migratorie "insostenibili", e per evitarlo deve aiutare i Paesi poveri a raggiungere una forma di governo democratico e un loro benessere. Lo ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi intervenendo al Forum economico e finanziario per il Mediterraneo a Milano.

“Per aiutare l’Africa – ha detto – occorre intervenire direttamente senza affidarsi ai governi dei singoli Paesi”. Ricordando i risultati raggiunti al G8 a L’Aquila, che hanno portato a destinare 20 miliardi di dollari allo sviluppo del continente africano, Berlusconi ha precisato che ”un cambiamento si impone e riguarda il modo di intervenire. Non bisogna consegnare questi fondi ai governi – ha detto – ma bisogna fare cose concrete, realizzare asili, scuole, ospedali, ferrovie, amministrazioni pubbliche, sistemi giudiziari”.

”Bisogna far sì – ha aggiunto il premier – che questi paesi possano diventare moderne democrazie. Siamo convinti che per fare uscire un paese dall’emarginazione non può esserci che lo strumento della democrazia, che garantisce la piena libertà. Solo attraverso la piena libertà un Paese può crescere, dimostrare i propri talenti e sono tanti gli Stati che possono farlo. Chiedo quindi – ha proseguito Berlusconi – uno sforzo maggiore di noi Paesi occidentali affinchè nel futuro ci siano il più possibile nazioni che raggiungono la forma di governo della democrazia”.

Citando un recente rapporto delle Nazioni Unite che prevede un incremento della popolazione mondiale di 2 miliardi tra 15-20 anni, Berlusconi ha aggiunto che "questi due miliardi di persone non nasceranno in luoghi del benessere ma della povertà e quindi è nostro dovere aiutare certi Paesi a raggiungere una loro situazione di ricchezza, autonomia e benessere. È nel nostro interesse – ha sottolineato -, altrimenti avremo pressioni migratorie assolutamente insostenibili".

a.i.

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