“Italia e Ue non possono farcela da sole”. “Sì alle Moschee dove si prega, no alle Moschee dove si fa propaganda islamista”
Roma – 24 gennaio 2017 – “Quello che dovremmo chiederci non è soltanto come gestire profughi e clandestini una volta arrivati in Italia: è piuttosto come evitare che ci arrivino”. “Se non riusciamo a stabilizzare l’Africa e il Medio Oriente, a porre fine ai conflitti, a fermare il jiahdismo e ad assicurare una decente prospettiva di sviluppo a quei paesi, allora il problema esploderà in modo sempre più grave”.
Così Silvio Berlusconi, in un’intervista pubblicata ieri da La Stampa, nella quale ammette che per fermare i flussi “ovviamente le forze dell’Italia e neppure quelle dell’Europa. Occorre una grande coalizione che veda protagonisti l’Europa, gli Stati Uniti, la Russia, la stessa Cina, i Paesi Arabi moderati”.
Il leader di Forza Italia anche degli immigrati che vivono in Italia regolarmene. “Per quanto poi riguarda coloro che hanno titolo per essere ospitati nel nostro Paese, l’equazione legalità-diritti mi sembra corretta, ma va intesa – spiega – in senso più ampio. Chi vuole vivere da noi è il benvenuto se lavora e non viola leggi, ovviamente, ma questo non basta: occorre che sia disposto ad integrarsi davvero nella nostra cultura, a sentire l’Italia come il suo Paese, a capire e condividere i nostri valori civili, come la libertà e la dignità delle persone”.
“Nessuna indulgenza può esserci verso chi – anche rispettando formalmente le leggi – incoraggi comportamenti, stili di vita, scelte religiose che guardano alla violenza, alla sopraffazione, alla limitazione dei diritti individuali” spiega Berlusconi. “Insomma, sì alle Moschee dove si prega, no alle Moschee dove si fa propaganda islamista, sì alla libera scelta di ciascuno, no alla sottomissione della donna anche nell’ambito familiare”.