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BIMBO FERITO A CAPODANNO:USCITO DA COMA,GIOVEDI’DIMESSO/ANSA

UNA RIPRESA PRODIGIOSA ANCHE PER MEDICI CHE L’HANNO CURATO

NAPOLI
(ANSA) – NAPOLI, 25 MAR – Mentre in paese con l’esplosione dei botti si salutava il nuovo anno, qualcuno si mise a festeggiare sparando colpi di pistola. Un proiettile ferì alla testa il piccolo Karim, terzo figlio di una coppia di immigrati tunisini, che stava giocando nel cortile di casa a Trentola Ducenta, in provincia di Caserta. Le condizioni del bambino di 10 anni erano apparse subito disperate: "stiamo lottando, facendo di tutto per salvarlo", dissero i medici del Santobono di Napoli, e si intuì che in pochi scommettevano sulla possibilità che Karim ce la facesse. E’ di oggi invece la notizia di una ripresa che ha del miracoloso e che premia la tenacia e la bravura dei medici che nelle scorse settimane lo hanno visto uscire dal coma e che hanno assistito a un miglioramento graduale delle condizioni. Tanto che giovedì prossimo il bambino sarà dimesso dall’ospedale pediatrico napoletano per essere trasferito al centro Cardinal Ferrari di Parma specializzato per le riabilitazioni delle cerebrolesioni acquisite e degli esiti di traumi cranici. "Una gioia per noi, una grande gioia. Una grande risposta da Dio. Ci ha risposto finalmente", ha detto il papà e la mamma, tra lacrime di gioia ed emozione ha ripetuto: "Quando lo ho visto sorridere sono rinata, sono rinata. Adesso che Karim sta così sono rinata. Un bambino molto forte, un bambino molto forte". Il miglioramento delle condizioni ha sorpreso gli stessi medici del Santobono: "Non immaginavamo una ripresa simile, se solo si pensa ai risultati delle prime tac: Karim aveva una grave ferita alla testa, tanto che si è dovuta ricostruire la calotta cranica, e una occlusione alla carotide", ha spiegato il primario della neurologia del Santobono, Giuseppe Cinalli. "A fine gennaio è uscito dalla rianimazione. Fino a febbraio – ha aggiunto il primario – Karim è stato in coma, c’era una scarsissima per non dire nessuna collaborazione da parte del piccolo. Poi un risveglio lento, con lievi risposte agli stimoli: ora muoveva un occhio, ora un dito. C’é stata una uscita progressiva dal coma, una accelerazione della ripresa quando è stata reimpiantata la calotta cranica". "Il bimbo – ricorda Cinalli – ha cominciato a eseguire ordini semplici, a seguirci con lo sguardo, e tre settimane fa ha detto ‘mamma”, immaginate con quale emozione da parte della madre che gli era accanto. La situazione è migliorata sempre più, velocemente: ha cominciato a scherzare con gli altri bambini, a ridere, a fare boccacce. E stamattina mi ha accolto con un ‘buongiorno, dottore!’. Una ripresa che davvero non ci immaginavamo". L’autore della scellerata e demenziale sparatoria non è stato mai individuato: le indagini concentrate sui residenti delle abitazioni vicine, sono state finora senza esito.(ANSA).
LN/

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