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Bocciati in prima elementare. Stop dal ministero

Gli ispettori inviati a Pontremoli accusano la scuola, che non avrebbe fatto abbastanza per aiutare i bambini rimasti indietro. Il consiglio di classe dovrà rivalutare la sua decisione

Roma  –  20 giugno 2012  – Cinque bimbi bocciati in prima elementare? Tutto da rifare.

 

Qualche giorno fa, l’esito degli scrutini all’istituto Giulio Tifoni di Pontremoli, in provincia di Massa Carrara, si è meritato le prime pagine nazionali. Di fronte alle proteste dei genitori e al clamore suscitato dal caso (anche perché tre dei bimbi sono figli di immigrati e uno è disabile), si è mosso anche il ministero dell’Istruzione, che ha inviato i suoi ispettori nella scuola toscana.

In questi giorni gli ispettori hanno ascoltato genitori, preside e insegnanti e si sono fatti consegnare registri di classe, pagelle e verbali dei consigli di classe. E le loro conclusioni non giustificano il rigore della Tifoni: i maestri, infatti, non avrebbero messo in atto quei comportamenti didattici necessari per aiutare gli alunni che “rimanevano indietro”, né si sarebbero rapportati costantemente i genitori, come andrebbe fatto in questi casi.

Alla luce della relazione dei suoi ispettori, il ministro dell’istruzione chiederà ora alla scuola di convocare il consiglio di classe per discutere di nuovo la situazione dei cinque bocciati. L’ultima parola tocca agli insegnanti, che potrebbero ammettere i bambini alla seconda elementare. In caso contrario, comunque, i genitori sono pronti ad avviare una class action.

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