Dal Comune bonus per gli affitti alle famiglie in difficoltà. La Lega: "È razzismo al contrario"
Roma – 24 giugno 2010 – Diventano un caso politico gli aiuti economici che il Comune di Bologna vuole destinare ai cittadini stranieri che non riescono più a pagare l’affitto.
Tutto nasce dai fondi stanziati dal ministero del Lavoro per il progetto ‘Territori in rete per l’accesso all’alloggio’. A Bologna sono arrivati 224mila euro, originariamente destinati a pagare caparra e primi mesi di affitto in una casa ‘vera’ a cittadini extracomunitari ospiti dei centri d’accoglienza.
Dopo questi interventi è però rimasta inutilizzata circa la metà dei fondi, e quindi il Comune ha adesso deciso di dirottarli su un’altra emergenza. Diventeranno contributi per le famiglie straniere che vivono in affitto e sono " in situazione di morosità dovuta agli effetti della crisi economica", ad esempio perché chi pagava l’affitto ha perso il lavoro.
Con quei soldi le famiglie immigrate potrebbero quindi evitare lo sfratto. “È razzismo al contrario” denuncia però il consigliere regionale leghista ed ex capogruppo in Comune Manes Bernardini, secondo il quale “questi soldi devono essere garantiti in primis ai bolognesi ed italiani che versano purtroppo in analoghe situazioni di crisi abitativa”.
Secondo il consigliere del Carroccio, “se queste persone non hanno la possibilità di vivere o continuare a vivere sul nostro territorio, li si aiuti si’, ma per tornare al loro paese. Non possiamo permetterci oggi come oggi di garantire certi privilegi agli stranieri extracomunitari, visto che non riusciamo a garantire neanche i cittadini bolognesi”.