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Bonanni (Cisl): “Utile una nuova sanatoria”

Il Segretario Cisl sul progetto Cassacolf:"Iniziativa per stare vicino ai lavoratori". Sacconi: "La cassa strumento positivo per favorire l’emersione del lavoro nero"

Roma – 3 febbraio 2011 – “Le norme sui lavoratori immigrati sono troppo rigide e dovrebbero essere riviste”. A lanciare l’appello è stato ieri il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, secondo il quale una sanatoria su modello di quella del 2009 “sarebbe utile”.

Partecipando al convegno organizzato da Fnp-Cisl e Fisacat su colf e badanti, Bonanni ha voluto commentare anche le 300mila richieste arrivate nel “Clik Day” per i 50mila posti a disposizione “E’ il momento di rivedere la questione”  ha ammonito il segretario della Cisl, ricordando anche che il sindacato "chiede da tempo un confronto alle istituzioni sulla questione dell’immigrazione".

L’obiettivo dell’incontro di ieri è stato quello di presentare l’attività “Cassacolf”, prima esperienza di welfare contrattuale per colf e badanti, già attiva dal 1 luglio 2010. "E’ un fatto straordinario: è il primo contratto di colf e badanti al mondo – ha detto Raffaele Bonanni – e anche il primo presidio bilaterale di questo tipo".

“E’ uno strumento attraverso il quale – ha aggiunto il leader della Cisl –  il sindacato riesce a stare vicino a questi lavoratori senza retorica".

Per i rappresentati delle categorie Fisascat e Fnp  è essenziale “Garantire i diritti di colf e badanti, nella stragrande maggioranza immigrati, che rappresentano una delle figure professionali più richieste, tenendo conto anche delle esigenze dei datori di lavoro, cioè le famiglie”.

Con la creazione della “Cassacolf”, gli interessati possono usufruire dell’assistenza sanitaria integrativa che garantisce allo stesso tempo ai datori di lavoro la copertura assicurativa in caso di infortunio del lavoratore.

Soddisfazione espressa anche dal Ministro del Lavoro Sacconi che ha commentato favorevolmente il progetto – “Bisogna dare ampio spazio agli strumenti della bilateralità che possano favorire anche l’emersione del lavoro nero”
 
M.I

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