Il ministro della cultura: "Problemi frutto di scelte sbagliate". "Bossi solidale con gli immigrati" Roma – 12 giugno 2008 – Questo Paese non è mai stato razzista, parola di ministro ex immigrato.
Sandro Bondi, titolare del ministero della cultura, non ha dubbi. “L’Italia non è mai stato un paese xenofobo. I problemi di oggi hanno radici nelle scelte di questi anni” spiega in un’intervista pubblicata oggi su Magazine del Corriere. “I sentimenti contro gli stranieri che vivono da noi nascono dall’assenza di politiche sull’immigrazione”.
Il ministro ricorda la sua infanzia da emigrante a Losanna, sul lago di Ginevra, dove aveva seguito il padre che aveva trovato lavoro come cavapietre. In quegli anni in Svizzera gli emigranti conducevano una vita grama, e nei bar era possibile trovare insegne che recitavano "vietato ai cani e agli italiani". "Quando oggi parliamo di immigrati – sottolinea – si tratta di un tema che conosco bene".
Nell’intervista, Bondi spezza una lancia anche a favore del leader della Lega Umberto Bossi, descrivendolo come un “uomo di grande umanità” che condivide con lui il sentimento di solidarietà verso gli immigrati. Dopo un’operazione in una clinica svizzera, aggiunge il ministro, Bossi percepì infatti quello "smarrimento di chi emigra in un paese straniero".