Roma – 29 maggio 2013 – Cosciente delle proprie radici, ma aperta, senza paura, alla “pluralità” e alle “diversità” portata dall’immigrazione. È così che, secondo il ministro degli esteri Emma Bonino, dovrebbero essere gli italiani.
Lo ha spiegato oggi in un passaggio dell’intervento con cui alla Farnesina, alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ha aperto i lavori della Giornata dell'Africa 2013.
Bonino ha parlato della grande “trasformazione politica, sociale ed economica” dei Continente Nero e rivolgendosi agli ambasciatori, ha detto: “Confido su di voi per accrescere la consapevolezza delle opportunità di questa “nuova Africa”. Una realtà – ha sottolineato – che conosciamo anche attraverso i tanti africani che vivono in Italia, operose comunità che rafforzano e arricchiscono il nostro Paese”.
“Il Governo – ha assicurato Bonino – avverte la responsabilità di facilitare, con l’azione di un Ministro di origine africana, Cécile Kyenge, la loro integrazione nella società italiana, che deve essere cosciente delle proprie radici, ma che non deve mai aver paura della pluralità e delle diversità”.
Kyenge era presente all'evento organizzato alla Farnesina ed è stata citata più vole come simbolo di "integrazione" e "speranza". "Credo che sia una grande responsabilita' – ha detto parlando con i giornalisti – è una responsabilità per molti immigrati in Italia, una responsabilità per un continente che in questo momento vede la mia figura come simbolo di speranza, ma credo che oltre alle mie origini io in questo momento sono un simbolo per tutte le persone, immigrati e italiani".