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Bonus 500 euro ai figli degli immigrati,  la bufala della Lega Nord

Secondo il responsabile scuola del Carroccio Mario Pittoni il governo avrebbe ritirato l’emendamento che estende il bonus ai ragazzi stranieri. “Non è vero”

Roma – 9 maggio 2016 –  Sul bonus cultura la Lega Nord prova a rovinare la festa ai figli degli immigrati. 

La scorsa settimana, il governo ha finalmente sanato un’ingiusta discriminazione. Un emendamento al decreto scuola presentato in commissione cultura elimina il requisito della cittadinanza italiana o comunitaria, ed estende infatti anche ai diciottenni stranieri che vivono in Italia (nella maggior parte dei casi ragazze e ragazzi cresciuti qui, figli di immigrati) i 500 euro da spendere in mostre, libri e teatri. 

Dal centrodestra si sono alzate le solite proteste. Il senatore di Forza Italia Andrea Mandelli ha presentato un subemendamento per limitare il bonus a chi ha la cittadinanza tricolore, sostenendo che  “le risorse sono poche e gli italiani in difficoltà aumentano”, mentre secondo il leghista Roberto Calderoli “molti di questi ragazzi che non parlano l’italiano, ma l’arabo, si dedicheranno a studiare e sviluppare non la nostra cultura ma quella islamica, e magari quella integralista…” 

Poi però giovedì è arrivato un apparente colpo di scena, contenuto in  una dichiarazione di Mario Pittoni,  responsabile federale Istruzione della Lega Nord che nella scorsa legislatura sedeva in Senato: “Il Governo ha ritirato l’emendamento con cui voleva estendere agli stranieri il bonus cultura da 500 euro per i neo 18enni”. 

Il leghista parlava anche “di un’operazione a sfondo palesemente elettorale con cui Renzi, alla vigilia del voto amministrativo del 5 giugno, puntava a ingraziarsi insieme agli oltre 550 mila neo elettori italiani che compiranno gli anni nel 2016, pure alcune decine di migliaia di giovani di nazionalità extracomunitaria con permesso di soggiorno in corso. Alle elezioni comunali possono infatti partecipare anche gli stranieri residenti in Italia”.

Difficile condividere la seconda parte del ragionamento di Pittoni, perché basato su una premessa falsa. Anche uno studentello delle superiori, figuriamoci un ex senatore, dovrebbe infatti sapere che alle elezioni non possono partecipare gli stranieri residenti in Italia. Per votare ci vuole la cittadinanza italiana o, solo  per le comunali e dopo l’iscrizione a una lista aggiunta, la cittadinanza di un altro Paese dell’Ue. Niente da fare per gli extracomunitari. 

Rimaneva da verificare la parte più importante di quella dichiarazione: davvero il governo ha ritirato l’emendamento sul bonus cultura? La risposta è no, come confermano a Stranieriiinnitalia.it dal Senato. L’emendamento è ancora là e nei prossimi giorni verrà votato in commissione con più che ottime speranze di essere approvato. Quella messa in giro da Pittoni sembra insomma la più classica delle bufale. 

“La notizia diffusa da Pittoni di un ritiro dell’emendamento che estende ai diciottenni stranieri residenti nel nostro Paese il bonus di 500 euro per i consumi culturali è infondata” conferma arriva la senatrice Francesca Puglisi, responsabile scuola della segreteria nazionale del Partito Democratico.  Al Governo c’è Matteo Renzi, non Salvini. E questa è una misura di inclusione e di civiltà, che riconosce pienamente i diritti di cittadinanza a tutti i giovani”. 

EP

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