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Bonus acqua potabile che cos’è e come fare per ottenerlo

Roma, 8 ottobre 2021 – Arriva il bonus acqua potabile: con l’obiettivo di indurre a un utilizzo più razionale dell’acqua e una riduzione dei contenitori in plastica, si potrà ottenere un credito di imposta sulle spese sostenute. Il periodo da considerare va dal 1 gennaio 2021 fino al 31 dicembre 2022 e il contributo sarà destinato all’acquisto e all’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e/o addizione di anidride alimentare. Vediamo tutti i dettagli.

Bonus acqua potabile, come funziona

Tramite il bonus acqua potabile si potrà ottenere un credito di imposta del 50% della spesa. L’incentivo è già stato inserito nella Legge di Bilancio per il 2021. Spetta a tutte le persone fisiche e ai soggetti esercenti attività d’impresa, arti e professioni, agli enti non commerciali compresi quelli del terzo settore e agli enti religiosi civilmente riconosciuti. Inoltre, è destinato a coloro che sostengono le spese su immobili posseduti o detenuti in base a un titolo idoneo. L’importo massimo su cui calcolare il bonus è fissato a mille euro per ciascun immobile se riguarda persone fisiche. A 5mila euro, invece, per ogni immobile adibito ad attività. Questo significa che le persone fisiche possono arrivare a ottenere 500 euro, mentre le attività si può arrivare a 2.500 euro.

Si può documentare l’importo delle spese tramite fattura elettronica o documento commerciale nel quale è riportato anche il codice fiscale di chi richiede il bonus acqua potabile. Per i soggetti non tenuti ad emettere fattura elettronica, si considera valida anche l’emissione di una fattura o di un documento commerciale nel quale è riportato il codice fiscale del soggetto che chiede il credito. Dopodiché, è necessario comunicare all’Agenzia delle Entrate un modello che si può trovare sul loro sito web. E bisogna inoltrarlo tra il 1 febbraio e il 28 febbraio dell’anno successivo. Le informazioni sugli interventi, poi, precisa il sito delle Entrate, andranno trasmesse in via telematica all’Enea.

Infine, il bonus acqua potabile potrà essere utilizzato in compensazione tramite F24. Ma non solo: per quanto riguarda le persone fisiche, si può usare anche nella dichiarazione dei redditi riferita all’anno della spesa. E in quelle degli anni successivi fino al completo utilizzo del contributo.

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