Roma, 9 luglio 2020 – Grazie al decreto Sostegni bis si amplia il raggio del bonus auto usate. Pensato per stimolare l’acquisto di macchine green, l’agevolazione ha anche l’obiettivo si supportare il settore automobilistico. Vediamo più nello specifico come funziona.
Bonus auto usate, come funziona
Il bonus auto usate viene riconosciuto a chi acquista auto a emissioni ridotte. In totale, l’emendamento presentato in fase di conversione del decreto Sostegni bis propone di stanziare 350 milioni di euro. L’ok all’emendamento è già arrivato, ora però si attende l’approvazione da parte di tutte e due le Camere. I fondi verranno suddivisi in base alle emissioni:
- 50 milioni di euro per il nuovo bonus per le auto usate a ridotte emissioni;
- 50 milioni di euro per l’ecobonus riconosciuto per le auto da 0-60 grammi di CO2 per Km (elettriche e ibride plug-in);
- 200 milioni di euro per i veicoli 61-135 grammi di CO2 per Km, quindi anche alcuni modelli di Euro 6 ad alimentazione tradizionale;
- 50 milioni per i veicoli commerciali a ridotte emissioni.
Per poter accedere al bonus auto usate, valido fino al 31 dicembre 2021, è necessario rottamare una vettura immatricolata prima del gennaio 2011, o che abbia almeno 10 anni nel periodo in cui si richiede il bonus. Inoltre, la macchina deve essere intestata a proprio nome da almeno 12 mesi. I contributi arriveranno in base alle emissioni: per le auto della fascia 0-60 g/km il contributo sarà di 2.000 euro, per le 61-90 g/km di 1.000 euro e per le 91-160 di 750 euro. Infine, le auto di seconda mano che verranno acquistate non potranno avere un prezzo “risultante dalle quotazioni medie di mercato” superiore ai 25mila euro e non si può fare domanda per il bonus più di una volta. Se si ha già usufruito di quelli delle leggi del 30 dicembre 2018 e del 30 dicembre 2020, quindi, non se ne ha più diritto.
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