Roma – 11 febbraio 2015 – Doveva partire con l'inizio del nuovo anno, ma il nuovo bonus bebè, finora, è rimasto solo sulla carta.
Pur essendo previsto dall'ultima Legge di Stabilità, il governo doveva infatti ancora definire nel dettaglio tutta la procedura. Così le neomamme e i neopapà non hanno potuto presentare le domande.
Dal consiglio dei ministri di ieri, però è arrivata una buona notizia. "Il bonus prevedeva un decreto che è stato firmato dai ministri Poletti e Lorenzin: quindi diventa pienamente operativo" ha annunciato il ministro dell'Interno Angelino Alfano a termine della riunione.
In realtà ci vorrà ancora qualche giorno, perchè il decreto firmato ieri non ha ancora terminato tutti i suoi passaggi istituzionali. La previsione più realistica è che sarà possibile presentare le domande dai primi di marzo.
Il bonus consiste in 80 euro al mese che l'Inps versa ai genitori per tre anni dopo la nascita o l'adozione di un figlio. Riguarderà i figli di cittadini italiani, comunitari o extracomunitari titolari di un permesso “Permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo”, la cosiddetta “carta di soggiorno”.
C'è un limite di reddito: possono avere il bonus solo le famiglie con un Isee (indicatore della situazione economica equivalente) “non superiore a 25 mila euro annui”. Quando però l'Isee non supera i 7 mila euro annui, l'importo dell'assegno raddoppia a 160 euro al mese.
La legge di stabilità prevede il bonus per nascite e adozioni verificatesi dal 1 gennaio 2015. Significa che anche se il decreto si fa attendere, quando sarà possibile presentare le domande si potranno chiedere gli “arretrati” fino a quella data. Si calcola che siano già almeno 50 mila i bambini nati nel nuovo anno.
Per non farsi cogliere impreparati, i genitori possono intanto procurarsi un Isee aggiornato al 2015, che sarà indispensabile per presentare le domande. Qui trovate un guida che spiega cos'è.
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