Menu

Il portale dell'immigrazione e degli immigrati in Italia

in

Bonus famiglia, nel Veneto leghista assegno a tutti gli immigrati

L’aiuto regionale ai nuclei più numerosi è aperto a chi ha un permesso della durata di almeno un anno. Altro che i paletti fissati dal governo per bonus bebè e Sia

Roma – 4 ottobre 2016 – Sorprese che non ti aspetti, almeno dai leghisti. 

In Veneto da ieri le famiglie numerose hanno un piccolo aiuto economico in più: 125 euro per ogni figlio se i figli sono quattro o più e 900 euro in tutto in caso di parto trigemellare, nel conto rientrano tutti i figli a carico con meno di 27 anni. È il bonus famiglia  varato dalla Regione, che per una volta non discrimina. 

Tra i requisiti, ci sono infatti la residenza in Veneto e un Isee non superiore a 25 mila euro, ma per il resto il bonus è aperto a tutti, immigrati compresi. Oltre a italiani, comunitari e rifugiati, possono  chiederlo non solo i titolari di permesso Ce per lungosoggiornanti, la cosiddetta carta di soggiorno, ma chiunque abbia un normale “permesso di soggiorno della durata non inferiore ad un anno”. 

È una notizia importante, perché il Veneto vivono l’11% degli stranieri in Italia. E stupisce un po’, visto che la giunta regionale targata Lega Nord e guidata dal governatore Luca Zaia si mostra più aperta del governo centrale e della maggioranza in Parlamento, che per le prestazioni sociali si ostinano a mettere paletti anti immigrati.  

Il caso probabilmente più odioso è quello del bonus bebè, che la legge di Stabilità e l’Inps riconoscono agli immigrati solo se hanno in tasca la carta di soggiorno. Già sei volte i tribunali hanno detto che questa è una discriminazione contraria alla normativa europea, ma ad oggi per far valere i propri diritti le neo mamme e i neo papà stranieri devono per forza trovarsi un avvocato e rivolgersi a un giudice. 

Il caso più recente è invece quello del Sostegno per l’inclusione Attiva. Bisogna essere infatti lungosoggiornanti pure per accedere alla nuova carta acquisti per i più poveri, che a quanto pare per il governo non sono tutti uguali. In questo caso non si è ancora arrivati in tribunale, ma il Sia è partito da appena un mese, probabilmente è solo questione di tempo.  

EP

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 0 Media: 0]
Exit mobile version