Roma – 16 aprile 2014 – Il governo Renzi sta mettendo a punto in questi giorni un decreto legge per concretizzare le sue promesse di riforma fiscale.
Tra le misure più attese, c’è uno sconto sulle tasse per i lavoratori dipendenti con un reddito inferiore a 25 mila euro lordi l’anno, che troverebbero circa 80 euro in più al mese in busta paga. Un altro bonus, ma inferiore, è previsto per quanti hanno un reddito così basso (meno di 8 mila euro l’anno) che le tasse non le pagano, i cosiddetti incapienti.
Ora bisogna assicurarsi che ci sia la copertura finanziaria e per questo motivo ieri c’è stato un incontro tra il premier Renzi, il ministro dell’Economia Padoan, e il commissario alla spending review Carlo Cottarelli per capire quante risorse usciranno fuori dal taglio della spesa pubblica. Bisogna poi disegnare nel dettaglio i meccanismi per il riconoscimento del bonus.
Le novità riguarderanno anche colf, badanti e babysitter. Secondo un’ipotesi che circola in questi giorni, e che attende di essere confermata nel decreto del governo, saranno i datori di lavoro ad anticipare i soldi del bonus al lavoratore, ma poi potranno trattenere l’equivalente dal versamento dei contributi Inps.
Insomma, in questo caso, anche i datori di lavoro domestico rivestiranno il ruolo di sostituti d’imposta, una novità assoluta. Oggi, infatti, chi impiega una colf non effettua trattenute per conto dello Stato quando la paga, ma è la colf a dover eventualmente versare le tasse in base al lordo che percepisce.
Una grana in più per le famiglie? “No, perchè si tratta solo di anticipare soldi che avremmo comunque versato con in contributi. È una misura giusta, che abbiamo suggerito anche noi” dice a Stranieriinitalia.it Teresa Benvenuto, segretario nazionale di Assindatcolf. “È giusto che i lavoratori domestici possano godere del bonus, per noi è importante che stiano meglio e ci fa piacere dare qualche soldo in più direttamente a loro piuttosto che allo Stato”.
Vai a Colfebadantionline.it, il portale del lavoro domestico