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Bonus psicologo, Speranza ha firmato il decreto: come funziona e come richiederlo

Roma, 27 maggio 2022 – Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato il decreto di attuazione del cosiddetto bonus psicologo. La misura, finanziata dal Parlamento con 10 milioni di euro per il 2022, potrà essere richiesta da coloro che hanno un Isee inferiore a 50mila. Vediamo tutti i dettagli.

Bonus psicologo, come funziona e come richiederlo

Il bonus psicologo è un contributo economico pari a 600 euro l’anno volto a coprire le spese della terapia. Come ha spiegato il ministro Speranza, “dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale sarà possibile, per chi ha un ISEE fino a 50mila euro, richiedere un contributo da utilizzare presso psicologi iscritti all’albo. È un primo passo. La salute mentale è uno dei grandi temi di questo tempo”. La distribuzione della misura avverrà in base al reddito. Se si ha un Isee inferiore a 15mila euro, il beneficio è di 50 euro per ogni seduta, fino a un massimo di 600 euro.

Se l’Isee è compreso tra i 15mila e i 30mila euro, invece, il bonus psicologo arriva a 50 euro per ogni seduta fino a un massimo di 400 euro. Infine, se l’Isee è tra i 30mila e i 50mila euro, il beneficio è fino a 50 euro per seduta. Per un importo massimo di 200 euro per ogni richiedente.

La richiesta dovrà essere fatta per via telematica tramite il sito dell’INPS o per mezzo dei contact center INPS, che si apriranno al momento della pubblicazione del decreto nella Gazzetta Ufficiale. Nella distribuzione del beneficio si darà priorità alle persone con Isee più basso, e poi si seguirà l’ordine di arrivo delle domande. Una volta concluso il periodo di presentazione delle richieste, l’INPS redigerà le graduatorie e individuerà i beneficiari. Successivamente, poi, comunicherà l’accoglimento della domanda e un codice univoco da utilizzare per prenotare la sessione di psicoterapia. Il contributo dovrà essere sfruttato entro 180 giorni dalla data di accoglimento della domanda, e sarà direttamente il beneficiario a presentare il proprio codice al professionista che, una volta erogata la prestazione, emetterà la relativa fattura caricandola sul sito dell’INPS. Quest’ultimo, infine, provvederà alla remunerazione nei confronti dei professionisti.

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