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Bonus psicologo, come funziona e chi può richiederlo

Roma, 17 febbraio 2022 – E’ stato finalmente approvato il bonus psicologo. Il governo ha stanziato 20 milioni di euro, dieci dei quali andranno alle strutture già esistenti, mentre altri 10 ai cittadini che rientrano nella categoria che potrà fare domanda. Per ogni persona è stata pensata una cifra massimo di 600 euro di rimborso spese. Vediamo quindi come funziona e chi può presentare la richiesta.

Bonus psicologo, chi può fare domanda

Il bonus psicologo è una misura, come si legge nel testo, indirizzata a dare assistenza per il “benessere psicologico individuale e collettivo, anche mediante l’accesso ai servizi di psicologia e psicoterapia in assenza di una diagnosi di disturbi mentali, e per fronteggiare situazioni di disagio psicologico, depressione, ansia, trauma da stress”. Potranno fare domanda coloro che dispongono di un reddito inferiore a 50mila euro annui. Ancora, tuttavia, non è chiaro quali saranno le modalità per richiederlo: le linee guida, infatti, sono ancora in fase di studio. In ogni caso, sappiamo che sarà previsto un rimborso che può arrivare a 600 euro delle spese relative alle sessioni di psicoterapia da privati. In linea di massima, quindi, dovrebbero bastare a coprire circa 12 sedute da 50 euro ciascuna.

Il provvedimento nasce soprattutto per affrontare il disagio causato dalla pandemia. Negli ultimi due anni, infatti, molte persone hanno sviluppato l’aumento di ansia e depressione. Non solo: sono cresciuti notevolmente anche i tentativi di suicidio sia in età adulta che nei giovani. Per questo un provvedimento come il bonus psicologo era più che necessario. “Di fronte a questa impressionante ondata di disagio, credevamo fosse necessario andare incontro alle esigenze di queste persone, che non compongono una nicchia”, ha dichiarato il deputato PD Filippo Sensi a Repubblica.

Secondo uno studio realizzato dalla Fondazione The Bridge, durante la pandemia si è verificata una diminuzione del 68% delle cure di chi già andava in terapia. E un aumento del rischio di suicidio del 63%. Più in generale, “il rischio di sviluppare sintomi ansiosi, depressivi e stress correlati è arrivato al 95%. L’aumento di dipendenze patologiche è del 90% ed è aumentato dell’85% il consumo di farmaci non soggetti a prescrizione come gli ansiolitici e gli psicotropi”, hanno sottolineato i ricercatori.

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